SCHEDA SINTETICA

Altezza:   30 m

Portamento:  grande albero a chioma espansa

Longevità: 100 - 150 anni

FOTO

xFoglia

 

x
Albero intero

a
Corteccia

a
Fiore

a
Frutto:

Populus nigra

Pioppo nero

Note

I pioppi neri, o ibridi che siano, forse piantati nel secolo scorso a scopo produttivo, caratterizzano il paesaggio della zona. Li troviamo lungo il Nirone e al Castellazzo. Al Caloggio e dintorni la situazione è la seguente: 
  • Recentemente sono stati piantati dei pioppi neri (autunno 2011) ancora giovanissimi: Le foto di questa pagina sono prevalentemente di questi e pertanto poco significative.  
  • Nell'oasi sono stati piantati diversi pioppi tremuli, di cui alcuni già ben sviluppati (bosco nuovo s2 e s6) ed altri giovani (prato umido s4).
  • Nella nella parte chiusa dell'oasi ci sono p. bianchip.grigi (specie da accertare).
  • Diversi pioppi di grandi dimensioni sono presenti verso la cascina Caloggio (alcuni morti recentemente), nella zone delle risorgive, lungo il sentiero delle 7 cascate (anche qui tre sono morti ma restano i grandi tronchi) e più lontano al Castellazzo. Difficile stabilire se si tratta di p.  neri o p.  ibridi (alcune foto a fondo pagina).
Riguardo alle incertezze nell'identificazione dei pioppi, vedi anche  qui

Da osservare e documentare

  • corteccia
  • fiore
  • frutto
  • differenze con pioppi ibridi
  • ciclo vegetativo
  • ...

Tassonomia e denominazioni

Classe: Dicotyledones Ordine: Salicales Famiglia: Salicaceae Genere: Populus Specie: Populus nigra

Nomi alternativi :   

Etimologia : Dal latino populus che a sua volta deriva dal greco. Il termine greco indicava la tendenza al tremolio delle foglie. Per altri il termine latino annota l'albero come popolare o albero del popolo,  in quanto sarebbe stato comunemente presente nelle piazze romane. Nero è il colore del tronco e dei rami (per la verità grigio scuro) a differenza del pioppo bianco (rappresentato da diverse specie) che ha la corteccia chiara.

 

bDescrizione

Portamento: albero che raggiunge grandi dimensioni alto 30 (40) m. Tronco dritto, ma anche contorto e nodoso nei vecchi esemplari. La chioma è espansa, irregolare e non molto fitta. Nella varietà cipressina il portamento è colonnare (si discute se il pioppo cipressino sia una specie a sè).  Secondo alcuni gli esemplari femminili hanno rami più possenti e chioma pià ampia, gli esemplari maschili portamento più raccolto e slanciato (verificare). 

 

Crescita e durata: la crescità è sicuramente rapida. Le notizie sulla longevità della pianta sono invece contraddittorie,  comunque dovrebbe vivere 100 - 150 anni

 

Corteccia: dapprima liscia e grigia con il tempo diventa scura e molto rugosa con solchi verticali.

 

Gemme: brune, grandi, di forma conica e vischiose.

 

Foglie: decidue, alterne, con lungo picciolo (3-7 cm), di color verde lucido, a volte appiccicose, forma da ovato-triangolare a romboidale, acuminate, lunghe fino a 7(8) cm. Nervatura penninervia ( a ventaglio). Il margine è seghettato. Le foglie hanno forme discretamente diverse sulla stessa pianta a secondo del tipo di rami che le portano (rami turionali gfoglie più grandi, rami brachibastiali, foglie più piccole - verificare). 

 

Fiori: Il pioppo nero è una pianta dioica e quindi i fiori unisessuali si sviluppano su alberi diversi. Sono costituiti da amenti penduli, quelli maschili rosso vilolacei, quelli femminili, più lunghi e sottili sono giallo - verdi (verificare). La fecondazione avviene graxzie al vento, cioè per via anemofila. 

 

Frutti: sono capsule raccolte in infruttescenza a grappolo che a maturità, verso giugno, si aprono liberando semi piccolissimi circondati da un batuffolo di peli contonosi cosicché sono trasportati dal vento con estrema facilità. I semi, che ovviamente sono prodotti solo dagli esemplari femminili, arrivano a grande distanza e nel giro di poche settimane sarebbero in grado di germogliare. 

 

Identificazione

Riconoscimento : si distingue dal pioppo ibrido per la forma delle foglie (approfondire) e la sezione dei rametti, che nel P. nigra è circolare (verificare). 

 

Specie simili : particolarmente somigliante è il pioppo ibrido ( Populus x canadensis ), presente anch'esso nel parco, anche nella zona del Caloggio.    

 

Distribuzione

Origine

 

Habitat :  

 

Presenza :  

 

Tipo corologico :  

 

Utilizzi

Commestibilità

 

Impieghi del legno: legno tenero con grana fine, facilmente lavorabile, ma che non prende la lucidatura, utilizzato per parti interne di mobili, per imballagi, per compensati e soprattutto per la produzione della carta. Per questo impiegno tuttavia si ricorre al pioppo ibrido che gode di una crescita più rapida e che viene largamente coltivato.   

 

Interesse medicinale:

 

Interesse ecologico: il pioppo nero è atutoctono e spontaneo, ma il larghissimo impiego del pioppo ibrido per coltivazione lo rende sempre più raro. Il pioppo ibrido si ibrida spontaneamente con il pioppo nero, rendendo la specie autoctona pura sempre più rara. Il fenomeno è ben percepito, per esempio in Inghilterra, mentre in Italia sembra sia scarsamente considerato.     

La conservazione del pioppo nero

Sono in corso vari progetti internazionali (europei) per la conservazione del Pioppo nero che vedono rappresentata anche l'Italia.
Uno fa capo all'EUFORGEN http://www.euforgen.org/, un altro IPGRI http://www.bioversityinternational.org/ . In alcuni progetti sono coinvolti il WWF e la Fao...
Anche l'ISP (Istituto Sperimentale per la Pioppicultura) ora CRA (?) si occupa del Pioppo nero. 

 

Ciclo vegetativo stagionale

Osservazioni al Caloggio

  Ge1 Ge2 Fe1 Fe2 Ma1 Ma2 Ap1 Ap2 Ma1 Ma2 Gi1 Gi2 Lu1 Lu2 Ag1 Ag2 Se1 Se2 Ot1 Ot2 No1 No2 Di1 Di2
Foglie                    
Fiori                    
Frutti                    
Rica vuota
Fiori *

* Secondo le indicazioni di "Atlante della flora" di Luca Gariboldi edito dal Parco delle Groane

 

Immagini

x
Alberello a nord dell'ex orto 

 

x
Tre piccoli pioppi neri poco a nord dell'ex-orto

 

x
Foglia a forma deltoide e margine seghettato

 

x
Foglia

 

x
Corteccia di un giovane rametto

 

x 
Rametto

 

x 
I grandi pioppi lungo il sentiero delle 7 cascate e il Nirone, poco a nord dell'oasi  (vedi anche qui)

 

x 
I pioppi che fiancheggiano il viale sterrato che porta al Castellazzo (gennaio 2010)

 

x 
Lo stesso viale della foto sopra

 

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