SCHEDA SINTETICA

Altezza: 20 m

Portamento: arboreo

Longevità: 100 anni

 

 

albero
Il grande ciliegio nel prato della panchina (sentiero 6)

 

 

foglie
Foglia: ovale, seghettata, rugosa sopra e pelosa sotto

 

 

x
Fiore: bianco a fascetti

 

 

x
Frutto: ciliegia rossa

 

 

Prunus avium

Ciliegio selvatico

Note

I ciliegi selvatici si distinguono dalle altre essenze abbastanza facilmente, ma la loro esatta identificazione non è così semplice e sicura.

All'oasi sono abbastanza comuni. Si sono sviluppati rapidamente raggiungendo dimensioni considerevoli. Fioriscono e fruttificano. Si riproducono da soli ma saltuariamente.   

Oltre al ciliegio selvatico esistono nell'oasi almeno il pado ( Prunus padus ) e il c. tardivo ( Prunus serotina ), questo essendo molto invasivo è estirpato ricorrentemente e con pervicacia dai volontari. Questi si distinguono facilmente.  Il ciliegio canino ( Prunus mahaleb ) non dovrebbe errere presente. 

Il Prunus avium e il Prunus cerasus (amarena) sono all'origine delle innumerevoli varietà coltivate . É possibile che nell'aoasi siano presenti della varietà coltivate o rinselvatichite, derivate da queste. La cosa sarebbe da verificare.

Da osservare e documentare

  • fiore
  • frutto
  • ciclo vegetativo
  • ...

Tassonomia e denominazioni

Classe: Dicotyledones Ordine: Rosales Famiglia: Rosaceae Genere: Prunus Specie: Prunus avium

Nomi alternativi italiano: ciliegio, ciliegio dolce; dialetto milanese: sciresa selvadega; botanico (sinonimi):  Cerasus nigra. C. sylvestris .

Etimologia : dal latino " Pruno degli uccelli "

disegnoDescrizione

Portamento

Portamento arboreo, molto raramente arbustivo o cespuglioso. Di medie dimensioni generalmente alto fino a 20 m che raramente oltrepassa. Alcune varietà si fermano ad altezze anche molto inferiori. Il tronco è in genere dritto o leggermente sinuoso e slanciato. I rami sono ascendenti e prevalenti nella parte medio alta. La chioma è globosa espansa e a volte leggermente piramidale, non molto densa.

Crescita e durata

Il ciliegio selvatico cresce rapidamente ma non è molto longevo. Vive fino a un centinaio di anni.

Corteccia

La corteccia è liscia e semilucida, grigia o violacea, più rugosa con l'età. Molto caratteristica, presenta sempre delle lenticelle orizzontali e a maturità si sfoglia in sottili strisce cartacee che si arrotolano. Dalle ferite della corteccia fuoriesce una resina detta "gomma del ciliegio".

Gemme

Foglie

La forma della foglia è abbastanza tipica: ovale ma con la parte terminale più larga. L'apice è acuto. Alla base della lamina si trovano delle ghiandole rosse. Il margine è seghettato e, secondo alcuni testi, doppiamente (la cosa non è chiara). La pagina superiore è glabra ma rugosa , la pagina inferiore pelosa (?). Le foglie sono decidue, alterne, picciolate e pendenti, lunghe 6-15 cm e larghe 4-7 cm. In autunno diventano color dal giallo oro al rosso scuro. Una volta cadute, si decompongono facilmente e contribuiscono ad aumentare l'humus.

Fiori

Bianchi di 2 cm di diametro a cinque petali, raggruppati in 5-8 a fascetti.

Frutti

Le ciliege coltivate sono un frutto ben noto. Quelle selvatiche sono più piccole. Drupa di 1-2 cm rossa in varie gradazioni.

Identificazione

Riconoscimento

Foglie e corteccia sono elementi caratteristici, oltre ai fiori e ai frutti.

Specie simili (argomento da rivedere): il ciliegio ho molte varietà, specie simili, ibridi e cultivar, coltivati sia per scopo produttivo che per uso ornamentale.

Ciliegi da frutto

Il Prunus avium e il Prunus cerasus (amarena) sono all'origine delle innumerevoli varietà coltivate  per scopo produttivo. É possibile che nell'aoasi siano presenti della varietà coltivate o rinselvatichite, derivate da queste. 
Amareno ( Prunus cerasus ) detto anche Ciliegio acido , Visciolo o Amarasco ritenuto da Linneo specie a sé, ma poi considerato solo una varietà coltivata del P. avium . Più piccolo dà frutti di sapore acidulo e amarognolo. Le foglie non sono pendenti, con picciolo corto, praticamente senza ghiandole rosse e seghettatura più evidente.
Per  i ciliegi da frutto vedi meglio qui: http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/ciliegio.htm

Ciliegi da fiore

I ciliegi giapponesi sono famosi per scopo ornamentale e sono anche diffusi nei nostri parchi, viali e giardini. Hanno fiori rosa semplici e doppi, ma anche bianchi, rossi e screziati. La specie più nota, ricca di varietà e cultivar, è il Sakura ( Prunus serratula ) che in giapponese significa semplicemente ciliegio. La cultivar Kanzan ha rami rigidi rivolti verso l'alto, le foglie giovani ambrate e i fiori rosa vivo.

 


Diffusione

Origine

Importato dal Medio Oriente. Nei resti di insediamenti preistorici si sono trovati noccioli di ciliegie. Coltivato nell'antica Grecia e poi in tutta Europa fin dall'antichità per i suoi frutti. Ormai naturalizzato viene ormai considerato indigeno e parte irrinunciabile del patrimonio forestale.

Habitat

Non è una pianta pioniera. Sebbene rustico preferisce un terreno con humus. Non accetta acqua ristagnante. Richiede luce ma accetta anche la mezza ombra. Vive bene nei boschi e specialmente al margine di radure. Resiste al freddo.

Presenza: 

Tipo corologico: 

 

Utilizzi

Il C. selvatico è meno importante economicamente del ciliegio coltivato perché dà frutti più scadenti. É prezioso però come pianta forestale secondaria, per la fauna, per il suo aspetto e per la capacità di migliorare il terreno. 

Commestibilità

Impieghi del legno : Dà un legno migliore di quello coltivato. Per quanto poco resistente alle intemperie, ha una grana fine, è facilmente lavorabile e una volta lucidato assume un bel colore rosso bruno, ricercato per mobili.

Interesse medicinale :

Interesse ecologico :   

 

Ciclo vegetativo stagionale

Osservazioni al Caloggio

  Ge1 Ge2 Fe1 Fe2 Ma1 Ma2 Ap1 Ap2 Ma1 Ma2 Gi1 Gi2 Lu1 Lu2 Ag1 Ag2 Se1 Se2 Ot1 Ot2 No1 No2 Di1 Di2
Foglie                    
Fiori                    
Frutti                    
Rica vuota
Fiori *
* Secondo le indicazioni di "Atlante della flora" di Luca Gariboldi edito dal Parco delle Groane

Nota: La fogliazione segue di poco la fioritura.

 

Immagini

albero
Un ciliegio segnalato lungo il percorso principale (sentiero 2 a sinistra)

 

foglia 2
In questa foglia del grande ciliegio presso la panchina si nota bene la seghettatura doppia.

 

x
Le stipole, tipiche delle foglie del ciliegio, tuttavia non sempre presenti e diversamente sviluppate

 

foglie
Rametto di ciliegio

 

albero
Il l ciliegio dietro la panchina è fra gli alberi più sviluppati del bosco 

 

x
Il medesimo in fioritura (3/4/11)

 

x
Fiori (27/3/11)

 

x
Fiori: notare le giovani foglie con sfumature ambrate (3/4/11)

 

corteccia
Corteccia con grandi lenti orizzontali

 

corteccia che si sfoglia
Notare le sfogliature orizzontali della corteccia, tipiche del ciliegio in età matura

 


albero
Dettaglio del ciliegio dietro la panchina. Potente la ramificazione. Il ramo a destra è stato segato,
in quanto cavo e pericolante, nell'autunno 2011

 

x
Ciliegie selvatiche, più piccole di quelle coltivate (29/5/11)

 

foglie a terra 

14/08/11 - le foglie di molti ciliegi dell'oasi cominciano a ingiallire e a cadere. Qui siamo sul sentiero 2, lungo la riva del Nirone. Solo il ciliegio grande, quello presso la panchina, sul sentiero 6 non ne ha ancora persa una. Più tardi, dopo aver sofferto per caldo e siccità, i ciliegi si riprenderanno.

Nell'estete 2012 che è stata ancora più siccitosa della precedente, provocando la moria di carpini, farnie e padi, il fenomeno non si è ripetuto. Forse i ciliegi selvatici hanno provveduto a rifornisi di acqua con radici profonde. 

 

Links

6 - 614.000 - 21

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