SCHEDA SINTETICA

Altezza: 20  fino a 30m

Portamento: albero

Longevità: scarsa

FOTO

aFoglia

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Albero intero

x
Corteccia

a Fiore:

aFrutto


Salix alba

Salice bianco

I salici

In Italia sono presenti una trentina di specie di salici di cui oltre venti anche in Lombardia. Al Parco Regionale delle Groane, secondo Gariboldi, ce ne sono 7 (vedi riquadro a fianco). 
Al Caloggio e dintorni ci sono svariate decine di esemplari, ma di che specie? Il S. caprea è presente e ben identificato (vedi scheda). Il S.cinerea, molto diffuso nel PRG, non è segnalato e comunque assomiglia al precedente. Alcuni sono sicuramente di S. alba, ma gli altri? Non sono facili da determinare. Ci ripromettiamo di farlo con maggior precisione nel tempo.
Questa scheda,
per quanto riguarda le foto e le osservazioni dirette

deve ritenersi provvisoria

Dalla Cecklist di L. Gariboldi

  • Salix alba - R 
  • Salix aurita - ?
  • Salix caprea - C
  • Salix cinerea - CC
  • Salix purpurea - R
  • Salix rosmarinifolia
  • Salix triandra (Zona nord)

Note

Al momento sappiamo che al Caloggio sono sicuramente presenti i S. alba, proveniente dai vivai dell'ERSAF e piantati nei vari rimboschimenti da quando è nata l'oasi, e che dovrebbe esserci il S. eleagnus, come da elenco originario.
Descriviamo quindi queste due specie, oltre al S. caprea che ha la foglia molto diversa.
Le piante preesistenti all'oasi, fra queste alcuni esemplari maestosi, dovrebbero essere dei S. alba, ma non possiamo escludere che siano sottospecie o ibridi. Questa incertezza vale anche per alcuni giovani esemplari di provenienza non certificata. Ci riserviamo di riordinare i nostri dati, mano a mano che procederemo con le osservazioni.

Da osservare e documentare

  • foglia
  • fiore
  • ciclo vegetativo
  • ...

Tassonomia e denominazioni

Classe: Dicotyledones Ordine: Salicales Famiglia: Salicaceae Genere: Salix Specie: Salix alba

Nomi alternativi: Salice comune   

Etimologia: Salice dal greco "vicino all'acqua" 

bDescrizione

Portamento: Tronco eretto a volte biforcato dal basso con rami principali lunghi e ascendenti. La chioma è slanciata, conica, espansa in alto ma perde la forma con l'età perché i rami si allargano irregolarmente.  Il fogliame è abbastanza fitto. Alto per alcuni testi non più di 18 m per altri fino a 25 - 30 m

Crescita e durata: la crescita è molto rapida specie nella fase iniziale. Fra gli alberi piantati al Caloggio nel 2004 i salici hanno raggiunto le maggiori dimensioni. La durata delle vita è limitata. 

Corteccia: grigio bruna scura rugosa con l'età si fessura profondamente in senso longitudinale I rami giovani hanno peluria argentera sono di inizialmente di color giallo scuro che poi diventa brunastro.

 

Gemme: rosa scuro con pelosità grigia lunghe e aderenti ai rami

 

Foglie: decidue, semplici, alterne, lanceolate e molto appuntite, lunghe 6 - 8 cm (fino a 15 cm) e larghe circa 1cm finmo a 2,5 cm, con margine seghettato e di color verde argenteo con pelosità (pubescenti) specie sulla parte inferiore (per alcuni bifacciali). Picciolo breve con due piccole ghiandole alla base della foglia. Quando il vento muove la chioma risalta il colore argenteo dovuto alla superficie inferiore delle foglie. 

 

Fiori: i fiori maschili e femminili crescono su alberi diversi. Le infiorescenze maschili sono amenti lunghi 6 cm larghi 1 cm con fiori gialli brillanti (in aprile) a 2 stami. Le infiorescenze femminili sono amenti sottili e verdi lunghi fino a 5 cm (per alcuni 6 cm) con fiori ad ovario allungato.      

 

Frutti: gli amenti femminili a maturazione diventano bianchi e soffici coperti di peluria. I frutti sono costituiti da una capsula oblunga che si apre in due valve. A giugno lasciano cadere i semi (due per frutto) a bastoncino muniti di lunghi peli lanuginosi.   

Identificazione

Riconoscimento: la chioma biancastra e argentea dovrebbe facilitare il riconoscimento

 

Specie simili: Il S. alba è spesso accompagnato dai seguenti:

 

Distribuzione

Origine

Habitat: Ama la luce. Cresce in terreni freschi presso le zone umide, sulle rive e nei boschi ripariali. Resiste anche in zone periodicamente allagate. Si diffonde particolarmente per talea con i rami spezzati trasportati dalla corrente che, dotati di grande vitalità, ricrescono appena trovano un suolo in cui impiantarsi.  

Presenza: 

Tipo corologico:  

Utilizzi

Commestibilità: le foglie amare sono appetite dalle capre 

Impieghi del legno: i rami sottili, flessibili e difficili da rompere, erano usati per paleria, legacci e mediante intreccio per cesti  

Interesse medicinale: un tempo la corteccia molto amara, contenete acido salicilico, era detta "chinino" indigeno e veniva usata come febbrifugo 

Interesse ecologico: per le radici e la facilità di crescita rinsalda le rive dei cosi d'acqua

Ciclo vegetativo stagionale

Normalmente foglie e fiori

Osservazioni al Caloggio

  Ge1 Ge2 Fe1 Fe2 Ma1 Ma2 Ap1 Ap2 Ma1 Ma2 Gi1 Gi2 Lu1 Lu2 Ag1 Ag2 Se1 Se2 Ot1 Ot2 No1 No2 Di1 Di2
Foglie                    
Fiori                    
Frutti                    
Rica vuota
Fiori *

* Secondo le indicazioni di "Atlante della flora" di Luca Gariboldi edito dal Parco delle Groane

Immagini


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La chioma di un salice enorme all'inizio della via Caloggio. Le dimensioni stesse fanno pensare a un S. alba.
Si erge fra il canale scolmatore e il Nirone che lì scorrono a poche decine di metri l'uno dall'altro.

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La corteccia di uno dei tronchio del precedente albero

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Il salice è policormico (ha molti fusti).

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Un altro salice, questo di pochi anni, lungo la via Caloggio. Arriva dai vivai di un'altra oasi del WWF.
Dovrebbe essere S. alba, anche se non è del tutto certo. 

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La corteccia del precedente

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Salice sulla riva del Nirone, oltre l'osservatorio a destra del sentiero 2.

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La chioma del medesimo

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La corteccia del medesimo

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Altra foto delle chioma

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Idem

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Qui si vede il salice con un ramo spezzato che pende verso il Nirone

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