SCHEDA SINTETICA

Altezza: 1 - 3  m

Portamento: lianoso

Longevità: fino a 300 anni

 

FOTO

 

Qui immagini largh 160

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Foglia

 

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Albero intero

 

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Corteccia

 

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Fiore

 

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Frutto

 

 

Scheda botanica tipo corretta il 23 luglio 2012

Vitis vinefera

Vite

Note

Vari tralci di vite spuntano qua e la nell'oasi, specialmente presso la radura e si allungano in autunno fino alla via Caloggio. Sono quasi sicuramente tutti residui dei vecchi orti forse insenlvatichiti. Vengono trattate senza alcun riguardo e si è anche tentato di eliminarle. Ma resistono. Evidentemente sono radicate tenacemente, vegetano benissimo e, sebbene poco gradite, contribuiscono ad arricchire la biodiversità. 

L'origine della coltivazione della vite, come per il pero e il melo si perde nella notte dei tempi (in questo caso risale al neolitico) e oggi è difficile capire cosa si intenda per vite selvatica. Sui libri dedicati ad alberi e arbusti, presso cui ci documentiamo, si trovano rarissime notizie sulla vite. Eppure è una delle specie più studiate (è la 4a specie vegetale di cui si è decifrato il genoma), data la sua importanza produttiva. 

L'incertezza sulla sua zona di origine non permette di definirla alloctona. Insomma al Caloggio c'è e la includiamo nella cecklist.

Sulla vite esiste una vastissima letteratura, non sempre basata su fonti scientifiche aggiornate, e poichè gli studi specialistici sono in pieno sviluppo, esula dalle nostre capacità quella di fare il punto sulle conoscenze. Per questo consigliamo di rivolgerci ad altre fonti. 

Da osservare e documentare

  • fusto
  • rami
  • corteccia
  • fiore
  • frutto
  • viticci
  • ciclo vegetativo
  • ...

Tassonomia e denominazioni

Classe: Dicotyledones  Ordine: Rhamnales Famiglia: Vitaceae  Genere: Vitis   Specie: Vitisi vinifera

 

Questioni di classificazione : La vite selvatica è spesso classificata come V. vinifera ssp . sylvestris (in alcune classificazioni considerata Vitis sylvestris ), mentre la V. vinifera ssp . vinifera sarebbe la vite domestica considerata una sottospecie. 

Nomi alternativi : Italiano: Vite comune,  Nome botanico: al posto di sylvestris si torva anche silvestris  

Etimologia :  xxx

 

apDescrizione

Portamento :  Pianta  lianosa che si sviluppa per 1- 3 m di altezza. Tronco (ceppo) in genere eretto, sottile e contorto con rami (tralci) dapprima erbacei e poi legnosi, molto lunghi, fino a 30 - 40 m. I rami presentano nodi e internodi.

 

Crescita e durata : secondo Pignatti individui eccezionali sono vissuti fino a 340 anni 

 

Corteccia corteccia   che con il tempo tende a sfaldarsi longitudinalmente in lunghi nastri e ad assumere colore scuro

 

Gemme : si sviluppano nel corso dell'anno presso l'ascella fogliare. Ad una gemma principale si affiancano due secondarie. 

 

Foglie : decidue, ad inserimento alterno,  di forma palmata con lobi più o meno profondi ( avolte intere più spesso con 3 o 5 lobi) larghe e lunghe 5 - 15 (20) cm. La pagina superiore è verde scuro, quella inferiore più chiara può essere leggermente pubescente ma mai ragnatelosa (caratteristica distintiva). Il margine è grossolanamente dentato. Le nervature principali sono 5. I piccioli sono di lunghezza variablile (3 - 5) cm e dotati di stipole. 

Opposti alle foglie ci sono in genere, ma non sempre (caratteristica distintiva) dei viticci o cirri che servono alla pianta per aggrapparsi a un sostegno. I viticci che inizialmente sono erbacei a fine stagione divengono legnosi. Nella vite selvatica le foglie sono più piccole.

 

Fiori : La vite domestica ha fiori ermafroditi, mentre la V.v.  subsp . sylvestris è dioica (fiori maschili e femminili su piante diverse). L'impollinazione in questo caso è necessaria per la fruttificazione. I fiori piccoli e cerdastri sono poco vistosi e uniti in infiorescenze (grappoli). I fiori hanno 5 petali e 5 sepali. 

" Una delle principali caratteristiche della vite selvatica è la dioicia, ovvero la coesistenza di piante con fiori maschili (ad ovario abortito) e di piante a fiori femminili, dove gli stami non sono funzionali: gli esemplari ermafroditi sono rari, stimati nell'ordine del 5% circa della popolazione. Proprio questi sono stati selezionati nel corso della domesticazione dai primi viticoltori, per evitare le piante improduttive maschili ". Da L'ANGOLO DELLA VIGNA di Anna Schneider

 

Frutti Il frutto è una bacca , il ben noto acino dell'uva che si presenta in grappoli. N elle specie selvatiche   è di 6 mm di diametro e a maturità è di color  viola scuro a nerastro , nelle piante coltivate di solito è molto più grande , fino a 3 cm di lunghezza , e può essere di color verde, rosso , o viola (nero)

 

Identificazione 

Specie simili e riconoscimento

Secondo il Pignatti (distinzione condivisa da molti altri autori):

"Un gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Milano sta svolgendo (2008) un progetto che mira a preservare la biodiversità della specie Vitis vinifera”. Nell’ambito di questo progetto c’è l’intenzione di individuare più siti possibili in Italia in cui sia presente la sottospecie selvatica (sylvestris) della vite coltivata (Vitis vinifera). Attualmente sono noti già diversi siti...  Questi sono distribuiti sul territorio italiano con la maggiore densità nella Maremma toscana e laziale, in Sardegna e in Basilicata."

Altre (non considerate dal Pignatti) 

 

Distribuzione

Origine :  Si è ritenuto per molto tempo che l'addomesticamento della vite nella zona eurasiatica (Vitis vinifera ssp. Sativa) dal suo antenato selvatico (Vitis vinifera ssp. Sylvestris) si sia verificata in Transcaucasia, sulla base di considerazioni genetiche e di documenti archeologici.

Una teoria classica sostiene che le cutivar si possano raggruppare su base geografica in Occidentale, Pontica e Orientale.

La differenziazione morfologica tra cultivar alle estremità orientali e occidentalei della attuale distribuzione eurasiatico della vite suggerisce un contributo genetico da parte di popolazioni locali di v. sylvestris. Sembra in effetti che in base a studi recenti (Spagna 2004) che il germoplasma coltivato abbia almeno almeno due origini importanti, uno nel Vicino Oriente e un altro nella regione occidentale del Mediterraneo. Questa avrebbe dato luogo a molti degli attuali cultivar dell'Europa occidentale.

 

Habitat : piante eliofila ama i terreni ricchi di nitrati. Subspontanea nelle siepi e zone ruderali. Esige medie annue non minori di 10°C e mese più freddo con medie sempre positive.
La specie selvatica si diffonde in genere nelle foreste umide e luoghi nebbiosi (da verificare???).

 

Presenza

 

Tipo corologico : la vite è coltivata e diffusa in tutti i continenti salvo l'antartide

Utilizzi

Commestibilità L'uva viene consumato fresco , lavorato per fare il vino , o essiccate per la produzione di uva passa. Cultivar di Vitis vinifera formano la base della maggior parte dei vini prodotti in tutto il mondo . Tutte le varietà di vino familiari appartenenti alla specie Vitis vinifera , che viene coltivata in tutti i continenti tranne l'Antartide , e in tutte le regioni vinicole più importanti del mondo.

 

Impieghi del legno : scadente

 

Interesse medicinale

 

Interesse ecologico

 

 

Ciclo vegetativo stagionale

Osservazioni al Caloggio

  Ge1 Ge2 Fe1 Fe2 Ma1 Ma2 Ap1 Ap2 Ma1 Ma2 Gi1 Gi2 Lu1 Lu2 Ag1 Ag2 Se1 Se2 Ot1 Ot2 No1 No2 Di1 Di2
Foglie                        
Fiori                    
Frutti                    
Riga vuota
Fiori *

* Secondo indicazioni bibliografiche

 

 

Immagini

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Foglia

 

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Tralci con foglie

 

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Tralcio sulla via Caloggio

 

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Fogliame autunnale

 

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Foglia in autunno

 

Links

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