Osservazioni
Il canale secondario oggi ha di nuovo un po' di acqua, ora interamente ricoperta da foglioline, per lo più di robinia . É il primo segno dell’autunno, ma anche uno dei pochi: l’ondata di freddo che da una settimana ha chiuso l'estate non da ancora segni evidenti.
Le chiome delle robinie sono schiarite, grigiastre, un po' rade, ma non ancora gialle. Le altre piante sono verdi, ma non tutte. I sambuchi sono già senza foglie, magari con qualche nuovo getto estemporaneo. La vite del Canadà è rosso acceso, dove prende più sole: un po' sulla via Caloggio, molto oltre l'oasi.
Lungo il canale e nascosto dietro una robinia cresce una esile pianta che ora si mette in luce per il fogliame verde brillante. Sembra un ciliegio , ma ha le foglie troppo coriacee, non abbastanza lucide per essere un ciliegio tardivo. Sul tronco sembra avere delle spine. [PS: era proprio un ciliegio tardivo ed è stato eliminato nei giorni seguenti]
Verso il ponticello una robinia alta e slanciata potrebbe essere morta.
La bacheca è stata riordinata.
Nel sentiero n°1 alcune piantine sono morte, probabilmente per la siccità trascorsa: un pippo tremulo (foto a sinistra), un pado e a forse altre, tutte piccole.
Nel piccolo slargo che precede la radura è cresciuta l' erba Cinquefoglia (Potentilla cfr. reptans - foto a destra), sicuramente favorita nella sua diffusione dall’allagamento estivo.
Oggi nemmeno una zanzara. È questo forse l’effetto più evidente del freddo.
Verso il Nirone cammina un coleottero ( Carabus coriaceus ), grande almeno 3 cm, che si lascia fotografare buono buono (foto in alto).
Sul sentiero n°2 un olmo ha le foglie così piccole che non sembra nemmeno un olmo. Verso l’alto però ha le foglie del tipo e della disposizione consuete.
All'osservatorio l’acqua del Nirone sembra ferma. Di certo è molto silenziosa.
Per il resto non si notano particolari novità.
È stata fatta una bella pulizia nel sottobosco, al limitare fra il bosco vecchio e quello nuovo.
Sul sentiero, dove l'erba viena tagliata, è cresciuto un gruppo di silene , ora fiorite (foto a sinistra).
Alcune foglie di
robinia
sembrano attaccate da un parassita. Ma sembra un caso isolato.
Le due grandi
farnie
sembrano stare benissimo. Per loro l'autunno deve ancora attendere.
All’uscita dall’oasi la piantina di olmo piantata dai bambini ha ancora tutte le sue foglie. Cresce regolarmente.
All’ansa, rivolgendo lo sguardo indietro, si vede sul lato nord dell’oasi una discreta fascia ecotonale di rovi e di erbe alte: è importante anche lei per molte forme di vita.
Qui l’ evonimo e la sanguinella difettano ancora molto dei toni rossi dell'autunno.
Solo qualche pianta di biancospino , forse meglio esposta e riparata dal vento, o per chissà quale ragione, è carica di bacche. Due affiancate lo sono, ma uno ha le foglie l’altro no. Vai a capire perché (foto a destra).
Fra tante farnie malaticce una ben esposta ha foglie sane e abbondati ghiande.
Lungo la lunghissima siepe di biancospino che segue sul sentiero delle sette cascate sembra di capire che solo le piante soleggiate abbiano le bacche.
Anche questa volta seguiamo il sentiero fino allo scolmatore e fotografiamo le piccole frangole
.
Notevoli i rossi della vite del Canadà , che ha già perso tutte le bacche.
All’ex orto niente di nuovo, salvo le tracce di un passaggio che risale il Nirone. Sulla sua sponda è stata fatta pulizia, ma solo qui. L’acqua sembra scorrere con un certo brio. Nessuna libellula.
Qualche fiore selvatico (settembrini? - foto a destra)
Al ritorno alcune libellule che si posano sui sassi del sentiero n°4 . Probabilmente cercano di scaldarsi al sole, sfruttando anche quello accumulato dalle pietre.
Nel prato della panchina ( sentiero n° 6 ) il tronco dello spino cervino non è affatto bianco come uno postato in FNM.
All'mbocco del sentiero n° 7 un alberello (qualche varietà di pruno ?) ha le foglie rosse (foto a destra).
Si fotografa anche la foglia di un incerto pero corvino .
Adesso anche sulla via Caloggio si vedono delle libellule. Sono grigiastre e scure. Sembrerebbero le ultime della stagione. Si posano sulle pietre della strada (foto sotto) e una su un palo. Una è anche sulla riva del canale, poco soleggiata, ma è inavvicinabile.
La prossima domenica ci sarà qui Biodiversamente .
P. M. dice che pubblicherà qualcosa sull'iniziativa. Ci salutiamo per domenica prossima.
Il giro di oggi è stato lungo del solito, ma sono bastate due ore. Forse c’era poco da osservare?