SCHEDA SINTETICA

Altezza: 30 m

Portamento:  albero a chioma rada

Longevità:  100 anni

FOTO

a
Foglia

x
Albero intero

x
Corteccia

a Fiore:

a

Frutto:

Betula pendula

Betulla bianca

Note

Poche le betulle al Caloggio; si  notano poco e non hanno nemmeno vita facile. Appartengono a una specie pioniera che richiede molta luce e nel bosco fitto tende a lasciare il posto ad altre essenze. Vegetano discretamente alcuni esemplari ben esposti sul lato sud della parte chiusa a ovest dell'oasi, presso la ex- vasca di espansione.

Sui manuali si trovano descrizioni abbastanza divergenti: fatto curioso per per una pianta così comune, che invita ad una attenta osservazione sul campo, cosa per lo più ancora da fare al Caloggio. 

Da osservare e documentare

  • foglia
  • rametti
  • infiorescenze e frutti
  • ciclo vegetativo

Tassonomia e denominazioni

Classe: Dicotyledones Ordine: Fagales Famiglia: Betulaceae Genere: Betula Specie: Betula pendula

Nomi alternativi Betula alba o Betula alba var verrucosa sono nomi non più accettati, anche se si trovano su vari testi. In volgare anche Betulla verrucosa

Etimologia

bDescrizione

Portamento :   albero dall'aspetto decorativo. Ha il tronco slanciato ma poco lineare, chioma rada, leggera, cilindrica ed espansa verso l'alto. Può raggiungere i 30 m di altezza. I rami principali sono ascendenti mentre i  secondari sono esili e inclinati verso il basso.  Sui rami giovani sono presenti numerose ghiandole resinifere biancastre [?]

Crescita e durata : la crescita è rapida, anche se al Caloggio nel fitto del bosco risulta piuttosto lenta. Raramente vive oltre il secolo. La pianta è comunque molto resitente nel suo ambiente ideale. 

Corteccia :   il colore bianco, con evidenti segni lineari orizzontali, ne rende immediato il riconoscimento. Nelle piante più vecchie il bianco lascia il posto al grigio, anche scuro, con fessurazioni verticali, a partire dalla base del tronco. La corteccia forma lamine sottili che si sfogliano e si arrotalano verticalmente. 

 

Gemme: 

 

Foglie:  caduche, alterne, semplici, verdi chiaro a forma romboidale quasi triangolare, lunghe 4 - 7 cm con lati poco rotondeggianti (quasi dritti), picciolate, con margine seghettato grossolanemente e una una seconda dentatura fine (doppia). La punta è acuminata. Sulle nervature sul lato inferiore della foglia si trovano ciuffi di peli (?). In autunno le foglie ingialliscono.

 

Fiori: unisessuali con infiorescenze maschili ad amenti di 3-5 cm penduli, di colore bruno rossiccio, disposti a piccoli gruppi di 2 - 4 e presenti già in inverno. Le infiorescenze femminili, amenti simili a spighe picciolate, sono disposte a grappoli fino a 6, inizialmente misurano 1-2 cm, erette e verdi, si allungano fino a 2-3 cm diventando pendenti e marroni. Si schiudono (fioritura) prima della fogliazione a fine inverno, in genere ad aprile (verificare). 

 

Frutti:  infruttescenze a forma di pignette cilindriche pendenti con semi (piccole noci o nocule) alati (le ali sono larghe più del doppio del seme) inseriti in scaglie di forma tipica. Restano sulla pianta fino all'inverno. A maturazione cadono sia le scaglie (forma vagamante assomigliante a una colomba) che i semi, trasportati dal vento. 

I semi sono molto numerosi ed attecchiscono facilmente. 

Identificazione

Riconoscimento : si tratta di una pianta molto conosciuta e facilmente individuabile al Caloggio per la corteccia bianca.

 

Specie simili : una specie simile e non facile da distinguere (anche i manuali sono poco chiari sulle differenza dalla B. pandula ) è la Betula pubescens che ha la corteccia grigia (dato da verificare), solcata ma senza i segni orizzontali evidenti. I rami sono dritti (non pendenti) grossi e più radi delle B. pendula e i rametti sono pubescenti (questo sembra un carattere importante). Le foglie hanno una forma più cuoriforme (base arrotondata) e dentatura semplice (non doppia) e più regolare. Le ali del frutto sono più strette (meno del doppio del seme) ed anche le scaglie sono diverse (ali tondeggianti).  La B. pubescens , tanto per aumentare la confusione, è stata chimata anche Betula alba (nome non più accettato anche in questo caso) .
Al Caloggio non è presente per cui non si pone il problema di distinguerle. Poiché le due specie formano degli ibridi con caratteristiche intermedie non è da escludere che questi si possano rinvenire al Caloggio.  La checklist di Gariboldi non include la B. pubescens al Parco delle Groane. Pertanto la presenza di ibridi è al momento solo una ipotesi da verificare.

Distribuzione

Origine : Diffusa in quasi tutta Europa. Nei paesi scandinavi cosituisce assieme al Pino silvestre boschi di grande estensione. 

Habitat :  Si tratta di una pianta pioniera. Colonizza terreni aperti, anche aridi e sabbiosi, preferibilmente acidi.

Presenza: 

Tipo corologico: 

Utilizzi

Commestibilità

Impieghi del legno

Interesse medicinale :

Interesse ecologico :  

Ciclo vegetativo stagionale

Normalmente foglie e fiori

Osservazioni al Caloggio

  Ge1 Ge2 Fe1 Fe2 Ma1 Ma2 Ap1 Ap2 Ma1 Ma2 Gi1 Gi2 Lu1 Lu2 Ag1 Ag2 Se1 Se2 Ot1 Ot2 No1 No2 Di1 Di2
Foglie                    
Fiori                    
Frutti                    
Rica vuota
Fiori *

* Secondo le indicazioni di "Atlante della flora" di Luca Gariboldi edito dal Parco delle Groane

Immagini

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